Casa Freddie McClair

Sthud, Sthud, soffocato rumore di colpi ripetuti.
Colpi tremendi...colpi che lentamente e dolorosamente tentano di uccidermi...non respiro...credo che questo sia morire...il sangue sulla porta e tutt'intorno...sto morendo cazzo...tutto quel sangue...E' IL MIOOOO!!!!

AAAARRRRGGHHH!!!

Sono senza fiato mentre mi risveglio di soprassalto nel letto della mia camera inzuppato di sudore, un incubo...cazzo che incubo terribile.
Servono diversi secondi prima che riesca a prendere nuovamente fiato da una sorta di apnea.
Tutto sembrava così vero, muovo lo sguardo nervosamente ancora spaventato dal sogno, esploro rapidamente ogni centimetro quadrato della mia camera e so di essere a casa.
Appoggio una mano sul petto e sento il cuore battere all'impazzata, ho il fiato corto neppure avessi corso una maratona, metto quindi i piedi giù dal letto e vedo sul pavimento una sacco di mozziconi e rimasugli di canne più diverse bustine vuote che contenevano probabilmente coca o chissà cos'altro.
Guardo le case di fronte a me attraverso la finestra della mia camera mentre cerco di riprendermi, mi alzo mentre le gambe sembrano tremare come anche le mie mani, mai avevo fatto in vita mia un sogno tanto vero e terribilmente "doloroso" come quello.
Credo di aver dormito oltretutto per un sacco di tempo e probabilmente sono collassato con tutto quello che mi sono fumato, istante dopo istante riprendo coscienza di me, mentre lentamente fuori dalla finestra vedo la città persa nel suo via vai quotidiano.
Cook...sussurro, ho come l'impressione che fosse pure lui presente alla fine di quell'incubo...sorrido pensando a quel cazzone ed esclamo a bassa voce, "Ti voglio bene fratello!".

Mi vesto con quello che trovo a portata di mano perchè la mia sorellina Karen mi continua a ripetere che la colazione è pronta sbattendosene di quello che stò facendo ed entrando continuamente in camera mia, ma che giorno è oggi?
Oggi è martedì se non sbaglio...wow, ieri era il mio compleanno, ora ricordo.
Forse mi sono sballato di brutto alla mia festa ma giuro che non ricordo neppure dove mi trovavo nei giorni prima, ho come un un vuoto legato agli avvenimenti dei giorni prevedenti.
"Devo smettere con sta merda o mi si scioglierà il cervello prima o poi", sussurro.
Raccolgo con due dita una canna per metà fumata al bordo del mio letto ed esclamo sorridendo, "Smetterò...ma non oggi!!!"
Sorrido.

Finita la colazione, sistemo un'attimo la cucina per poi imbracciare il mio skate e lanciarmi per le strade di Bristol prima di rinchiudermi al College.
E bellissimo sentirsi bene e poter sentire l'aria che spinge dolce sul tuo viso è tutto così bello e fresco oggi, sarà una giorna...umm, come dice Cook??...Ah si, sarà una giornata ricca di occasioni, mi sento come se fossi tornato da un brutto posto in un tempo indefinito.
Sono troppo felice di essere qui.
"SSSSIIIIIIIIIIIIII"...grido ridendo come un pazzo mentre sfreccio in mezzo alla gente con spericolate acrobazie, che mi urla di tutto dietro oltre tutto.
Nella mia cuffia mentre affronto con grinta le strade della città a tutta velocità, scorre un pezzo degli M83 intitolata Graveyard Girl.

Dopo una buona oretta sullo skate mi accorgo che è ora di andare al college, ""Cazzo!"" esclamo, dovrò sorbirmi un cazziatone del preside dato che mi sono con tutta probabilità perso l'inizio del nuovo anno scolastico.